Adulto, adesso che fai?
Sabato pomeriggio, campo da pallacanestro dell’oratorio, ci sono molti bambini in età da scuola primaria e qualche ragazzino un poco più grande, inquadrabile nella fascia chiamata “preadolescenza”, c’è un sole quasi primaverile e ne approfitto per lanciare qualche palla dentro il cesto, in compagnia di mio figlio e di qualche suo amico. Di fronte a me, sulla panchina posta al fianco del campo da calcio, quella adibita ad accogliere squadra ed allenatore, una compagnia di sette o otto ragazzini prende posto, chiacchierano e ridono. Ad un certo punto uno di loro si arrampica sulla struttura in metallo che fa da copertura ai posti a sedere, raggiunge la sommità e si siede sul traverso, così da poter mettere i piedi in testa agli amici sotto rimasti. Prontamente s’arrampica un secondo ragazzo, al fine di raggiungere il primo, l’esilio struttura inizia a flettere sotto il peso dei due. Intervengo, li avviso che così facendo rischiano di rompere la copertura e di farsi anche male. U