Le cose belle ai tempi del nemico invisibile

Un invisibile nemico s’aggira tra noi, costringendo a casa bambini e ragazzi, le scuole, gli oratori, i centri di aggregazione, i teatri, le sale cinematografiche, gli impianti sportivi, tutto chiuso.

Vengono così ad essere sconvolte le vite super organizzate (la mia per prima), costruite intorno a impegni inderogabili, corsi, appuntamenti, attività.

Un vuoto che in questi giorni viene provvidenzialmente colmato dalla didattica a distanza, permane comunque un poco di tempo e spazio da organizzare, guardo a quello stilando un semplice elenco di cose “belle” da fare in questi giorni strambi.

La prima cosa bella è aiutare in casa: i letti da fare, l’aspirapolvere da passare, i piatti da lavare, i vestiti da piegare, i capi da smistare e preparare per la lavatrice, i panni da stendere. Qui c’è tanto di bello da fare!

La seconda cosa bella, non certo perché di valore inferiore, è leggere!
Le biblioteche in molti casi sono aperte, così come le librerie, i libri si possono scegliere online ( https://opac.provincia.brescia.it  - per fare un esempio) e poi ritirarli in biblioteca, sostando in essa il meno possibile, mantenendosi a distanza di sicurezza, come da prescrizioni.
Naturalmente i libri (i propri) non sono fatti solo per essere letti, possono essere disegnati, colorati, ritagliati, impilati, incollati… Infilati sotto i tappeti generano dune degne del deserto del Sahara, su queste sabbie immaginarie sin da bambino mi dedico all’organizzazione di rally entusiasmanti, a breve, a casa Chiarini, si svolgerà la Parigi Dakar, vi informo.
I libri dicevo possono essere colorati, famosi sono i libri anti stress, pieni di motivi più o meno complessi da colorare.
I libri insegnano, per esempio a costruire origami o aeroplani di carta da lanciare dall’ultimo piano del palazzo.
I libri si possono scarabocchiare, annerire lasciando trasparire solo alcune parole, formando poesie. È questa la Black out poetry. Lascio a voi il piacere di scoprirla.
I libri si possono leggere a bassa o ad alta voce, a vantaggio di mamma e papà, rovesciando simpaticamente il cliché dell’adulto che legge al più piccolo.
Credo che con il libri ci sia tanto, tanto, tanto di bello da fare.
Ancora: i libri si possono ascoltare, un link per tutti: https://www.raiplayradio.it/programmi/adaltavoce/

La terza cosa bella che infilo in questo elenco la intitolo: rassegna stampa.
Chiediamo ai nostri ragazzi\bambini di curare per noi (che siamo sempre troppo impegnati, nonostante l’invisibile nemico) la rassegna stampa, scegliendo gli articoli più interessanti o più bizzarri dai quotidiani e dalle riviste.

Al quarto posto propongo un tour virtuale in un museo, qui rubo l’idea a Emanuela Pulvirenti, curatrice  - fra le altre cose - di uno spazio web dedicato all’arte e alla didattica: http://www.didatticarte.it/Blog/  e in particolare segnalo la pagina che raccoglie i collegamenti ai vari siti che permettono i tour virtuali: http://www.didatticarte.it/Blog/?page_id=6832

Al quinto posto, fra le cose belle, potrei mettere la cucina. Penso alla possibilità che questo tempo casalingo offre ai più piccoli di imparare a cucinare e a riconoscere i cibi. Si potrebbero organizzare anche delle sfide a distanza tra i ragazzi, con scambi di fotografie e/o video. Chi farà la torta più bella, il piatto più ricercato?

Sesta voce: l’ora di motoria, tutti insieme, in sala o in camera, grandi e piccoli a fare esercizi. Qualche prof. di educazione fisica vuole dare suggerimenti?
Lo spazio dei commenti è aperto!

Settima idea “bella”: costruire!
Quanto si può realizzare con scatole, corde, colla e pennarelli.
Non segnalerò link né entrerò nel dettaglio, la rete, Pinterest in primis, offre infiniti spunti creativi alla voce hobby, hand made, creatività…

L’ottava, la nona, la decima voce le lascio a voi, raccontatemi le cose “belle” che vi piacerebbe sperimentare in questi giorni bislacchi.


Lo spazio dei commenti attende contributi.

Commenti

  1. https://www.raiplayradio.it/programmi/lamusicaspiegataaimieifigli/?wt_mc=2.social.fb.radio3_lamusicaspiegataaimieifigli.&wt&fbclid=IwAR29J0wWq8mIN0QxdDEp888RbiqMA9d8-t8ywq-5g3c7fmpohFxJfDPWDAg

    Per capire la musica classica è necessario conoscere le note? Siamo sicuri che la comprensione musicale debba partire dal basso? In La musica spiegata ai miei figli, Nicola Campogrande suggerisce un approccio diverso da quelli consueti e propone direttamente un corso radiofonico di composizione aperto a tutti, grandi e piccini, esperti e neofiti. In quattordici puntate si smonteranno un centinaio di brani, per vedere come sono fatti, per scoprirne la logica; e così si proverà, per una volta, a ragionare “da compositori”.

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  2. Altri spunti: https://www.ansa.it/canale_legalita_scuola/notizie/scuole/2020/04/13/prof-assegna-un-compito-di-felicita_46331c98-67fe-4c17-bb37-3f6ce4b8a532.html

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