Il pozzo comunale

Se fossi sindaco, assessore o urbanista, se insomma avessi un peso reale nelle scelte dell’arredo urbano, collocherei al centro di ogni paese un pozzo.
Me lo figuro classico, a base circolare, fatto in pietra o in mattoni, con la carrucola, il secchio, la corda e la manovella per regolare discesa e salita, un pozzo da favola! In quanto sindaco (assessore o urbanista) valuterei anche diverse fattezze, sono un tipo democratico, di mente aperta e accolgo di buon grado ogni novità, quindi avanti fate le vostre proposte, descrivetelo o fate uno schizzo, esprimete senza riserve il vostro desio... ecco qui, mettetele qui, in questo piccolo pozzo.

Vi piace? È un modellino in cartone, scala 1:5, l’ho fatto io.
Osserverete che non c’è l’acqua, ma questa non è una mancanza, è cosa voluta perché questo è un pozzo speciale.
Innanzitutto non si verrà a prendere ma a dare, a gettare, non monetine o cartacce, ma desideri.
Desideri grandi e piccoli, seri e meno seri, li accoglierà tutti, sarà un pozzo profondo.
Ma la carrucola, il secchio, la manovella dunque a cosa serviranno?
Domanda legittima!
Serviranno a ripescare i desideri.
Con scadenza prefissata l’addetto alla raccolta farà la sua uscita, con diligenza ripescherà ogni busta, ogni foglietto, porterà tutto alacremente in municipio. A seguire vi sarà una fase di spoglio e di registro, ogni desiderio verrà trascritto nel pubblico libro, poi la giunta e poi il consiglio valuteranno e insieme decideranno il da farsi, quali o quale desio metter prontamente a bilancio per quell’anno.



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