Una enorme pietra di inciampo

Sono inciampato in una enorme pietra d’inciampo.
Tremila pagine circa, scritte fitte su più colonne, corpo minuto, il sapere infinito condensato in un libro, da qualche ora dà mostra di sé sul già noto leggio, sul mobile in sala.
È il dizionario illustrato della lingua italiana, mi offre ad ogni transito un nuovo vocabolo, passo ed inciampo in: “cuccio” e scopro che si tratta di un appostamento fisso per la caccia alle anatre.
Ripasso e mi imbatto in: “estranghelo” antica scrittura siriaca.
È la volta di “esusto”, riarso, inaridito.
Avanti e indietro mi fermo qualche secondo, giusto il tempo di mettere a fuoco questo o quell’altro lemma.
Ed ora mi è più chiaro il vocabolo: “farragine”, il termine “ciaccherina” e così via.


In quale tesoro mi sono imbattuto!

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